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Caro energia, il dossier del Parlamento sui costi delle misure adottate nel 2022

Public Affairs Advisors

L’Ufficio per le ricerche nei settori economico e finanziario del Servizio studi del Senato e il Servizio Bilancio dello Stato della Camera dei Deputati hanno pubblicato nei giorni scorsi un documento di approfondimentosugli effetti finanziari delle misure adottate nel 2022 contro il “caro energia”.

Il dossier parlamentare quantifica in circa 55 miliardi di euro gli effetti finanziari in termini di indebitamento netto sull’anno in corso prendendo in considerazione le misure e i provvedimenti normativi varati nel periodo che va dal 1° gennaio al 30 settembre 2022. Passando in rassegna la legge di bilancio 2022 e i decreti-legge, dal “Sostegni-ter” di gennaio, sino all’ultimo “Aiuti-ter” che si appresta ad essere convertito in legge dal Parlamento appena insediatosi, i tecnici di Camera e Senato mettono in fila i vari ambiti di intervento delle misure sinora adottate. Così, per il contenimento della spesa per l’energia elettrica vengono menzionati l’annullamento degli oneri generali di sistema (9,02 miliardi di euro) e i crediti di imposta per le imprese energivore a parziale compensazione dei maggiori costi della materia energia (4,91 miliardi), mentre per i crediti di imposta per le altre imprese sono stati sinora spesi 5,28 miliardi. Venendo alle cifre per il contenimento della spesa per il gas, si ricordano la riduzione degli oneri generali di sistema (3,08 miliardi), la riduzione dell’IVA (2,49 miliardi), i crediti di imposta per le imprese gasivore (5,15 miliardi) e i crediti di imposta per le altre imprese (1,88 miliardi di euro). Per quanto riguarda poi le varie misure per il contrasto alla povertà energetica, come per esempio il rafforzamento e l’estensione della platea dei beneficiari del bonus sociale, nel 2022 sono stati stanziati complessivamente 2,81 miliardi. Quanto agli interventi che non sono direttamente collegati alla spesa energetica, ma debbono in ogni caso intendersi come finalizzati a sostenere le imprese colpite dall’aumento dei prezzi, il dossier parlamentare segnala gli effetti sull’indebitamento netto per 420 milioniderivanti dalle misure a garanzia della liquidità. Con riferimento al capitolo carburanti e trasporti, sono stati stanziati 6,06 miliardi tra riduzione temporanea delle accise e dell’IVA, crediti di imposta, detassazione e benefit aziendali, bonus per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico, fondi per l’acquisto di carburante da parte degli operatori dei servizi di trasporto.

Da rilevare, infine, che il documento di approfondimento contiene una dettagliata disamina dei principali atti comunitarisinora discussi a livello di Istituzioni dell’Unione europea.

Il dossier è disponibile sul sito della Camera dei Deputati a questo LINK

Caro energia, il dossier del Parlamento sui costi delle misure adottate nel 2022

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Il dossier parlamentare quantifica in circa 55 miliardi di euro gli effetti finanziari in termini di indebitamento netto sull’anno in corso prendendo in considerazione le misure e i provvedimenti normativi varati nel periodo che va dal 1° gennaio al 30 settembre 2022. Passando in rassegna la legge di bilancio 2022 e i decreti-legge, dal “Sostegni-ter” di gennaio, sino all’ultimo “Aiuti-ter” che si appresta ad essere convertito in legge dal Parlamento appena insediatosi, i tecnici di Camera e Senato mettono in fila i vari ambiti di intervento delle misure sinora adottate. Così, per il contenimento della spesa per l’energia elettrica vengono menzionati l’annullamento degli oneri generali di sistema (9,02 miliardi di euro) e i crediti di imposta per le imprese energivore a parziale compensazione dei maggiori costi della materia energia (4,91 miliardi), mentre per i crediti di imposta per le altre imprese sono stati sinora spesi 5,28 miliardi. Venendo alle cifre per il contenimento della spesa per il gas, si ricordano la riduzione degli oneri generali di sistema (3,08 miliardi), la riduzione dell’IVA (2,49 miliardi), i crediti di imposta per le imprese gasivore (5,15 miliardi) e i crediti di imposta per le altre imprese (1,88 miliardi di euro). Per quanto riguarda poi le varie misure per il contrasto alla povertà energetica, come per esempio il rafforzamento e l’estensione della platea dei beneficiari del bonus sociale, nel 2022 sono stati stanziati complessivamente 2,81 miliardi. Quanto agli interventi che non sono direttamente collegati alla spesa energetica, ma debbono in ogni caso intendersi come finalizzati a sostenere le imprese colpite dall’aumento dei prezzi, il dossier parlamentare segnala gli effetti sull’indebitamento netto per 420 milioniderivanti dalle misure a garanzia della liquidità. Con riferimento al capitolo carburanti e trasporti, sono stati stanziati 6,06 miliardi tra riduzione temporanea delle accise e dell’IVA, crediti di imposta, detassazione e benefit aziendali, bonus per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico, fondi per l’acquisto di carburante da parte degli operatori dei servizi di trasporto.

Da rilevare, infine, che il documento di approfondimento contiene una dettagliata disamina dei principali atti comunitarisinora discussi a livello di Istituzioni dell’Unione europea.

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